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Forme in gioco / urban design

“Forme in gioco” è un progetto per il Parco dei Triangoli, nel Gallaratese di Milano, che mira a generare un “tessuto” di movimento ricco e dinamico, sempre diverso a ogni passo. Il sistema di “elementi di gioco” è pensato per generare dei percorsi sfaccettati e articolati che permettano di interagire con l’area da qualsiasi punto si provenga. Inoltre, ognuno di questi sono progettati secondo una funzione e un movimento, oltre che appositamente studiati attorno al corpo dei bambini. Dal sopralluogo sono infatti emerse numerose criticità, quali la scarsità di zone verdi e ombra, la mancanza di attività sia dentro che fuori dal parco e la scarsa manutenzione degli elementi presenti. Il parco si presenta quindi come uno spazio pubblico in stato di degrado che i residenti vivono come luogo di transito e attraversamento e lo frequentano solamente in maniera veloce e distratta. Il progetto di riqualifica del parco prende ispirazione dall’opera di ricostruzione di Aldo Van Eyck, che egli attua nei Playgrounds di Amsterdam.
“Forme in gioco”, infatti, prevede elementi lineari e geometrici, composti da tubolari in metallo colorati, che non vanno a stravolgere l’esistente e lasciano libera interpretazione a chi li utilizza, senza imporre una propria funzione specifica. Concentrandoci sui bambini in particolare abbiamo scoperto, infatti, la varietà dei movimenti e delle attività che possono compiere e abbiamo deciso, per il nostro progetto, di lasciar correre la fantasia.
Il progetto si compone di 4 elementi: il Labirinto, la Rete, la Capanna e la Costellazione. Vi è poi il Palco che prevede la riqualifica di una delle aree del parco, nello specifico quella che contiene dei gradoni in cemento.
Il Labirinto permette di snodarsi attraverso i suoi tubolari disposti in base a un percorso, che porta alla pianta di magnolia al centro dell’area scelta.
La Rete permette di arrampicarsi e spostarsi sia verticalmente che orizzontalmente tra i suoi intrecci.
La Capanna prende il nome dalla sua stessa forma che ricorda un rifugio, segno di protezione e di sosta per chi è di passaggio. Ospita dei cilindri in cemento che fungono sia da seduta che da gioco su cui saltellare.
La Costellazione è chiamata così perché collega gli alberi situati al limite di una delle uscite del parco. Funge da gioco ma anche da barriera che separa il verde dalla strada.
Il Palco ha una forma triangolare, non è rialzato ma è evidenziato da una pavimentazione di colore rosso. La disposizione delle sedute è pensata per assicurare una visuale libera da ogni punto. Inoltre, le sedute variano in dimensioni, infatti quelle più limitrofe al palco sono più piccole perché pensate per i bambini, affinché ci sia una buona visuale sia per loro sia per gli adulti che stanno dietro. I gradoni hanno mantenuto la stessa natura e funzione, sono stati però modificati nella loro forma, in quanto gli angoli sono stati smussati per rendere l’area del palco più armoniosa, mentre sono stati aggiunti degli elementi in lamiera di metallo che fungono da appoggio. Inoltre, la quantità di gradoni è aumentata per disporre il parco di più sedute e di gradini più accessibili per i bambini. Il retro del palco è contornato da tubolari di diverse altezze a formare una specie di cornice armonica e sinuosa attorno allo spettacolo. I tubolari raggiungono un massimo di 3 metri di altezza.
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